La produzione di automobili in Italia conosce un periodo di particolare crisi, dettata da una serie di fattori che – ovviamente – nel loro insieme hanno portato alla grande difficoltà che si osserva nel mondo aziendale e relativo alla produzione automobilistica. E’ ovvio che il fattore principale sia rappresentato dalla crisi di Coronavirus, che ha portato qualsiasi attività produttiva a essere sospesa e, di conseguenza, anche il settore automobilistico ad essere completamente fermo, con sole 400 unità di auto che sono state prodotte, provocando un decremento della produzione pari al -99% di auto prodotte ad aprile del 2020, ovviamente tenendo conto del solo mercato italiano.
La crisi del mercato produttivo italiano
La crisi che si è osservata nel settore automobilistico non è certamente unica nel suo genere, dal momento che la crisi di Coronavirus ha portato a un blocco quasi totale di tutti i settori produttivi, che non fossero strettamente necessari all’idea di emergenza. Nello specifico, le perdite maggiori ci sono state nell’ambito di industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-80,5%), produzione industriale (-18,7%) e di industrie alimentari, bevande e tabacco (-8,1%).
La crisi nel settore automobilistico
Ovviamente, la crisi maggiore c’è stata nel settore automobilistico, là dove nel solo mese di aprile del 2020 è stata registrata una produzione del -99%, pari a sole 400 unità prodotte, rispetto alle 49mila dell’aprile del 2019. I dati ANFIA hanno sottolineato come le negatività siano espresse anche in altri ambiti strettamente correlati al primo: nel mese di maggio, infatti, sono state 99.735 le vetture immatricolate, il 49,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre nel trimestre da marzo a maggio il numero sale a 132.402 unità, contro le 573.000 di media degli anni precedenti. Una perdita che, insomma, porta ad un sostanziale -45% nel settore automobilistico nel 2020, a dimostrazione di una tendenza negativa che il Coronavirus ha accentuato, rendendola tragica.