Diremo addio alla Fiat 500L?

La Fiat 500L è uscita sui mercati nel 2012 e ha riscontrato un buon successo sul versante delle vendite con un significativo apprezzamento da parte  degli automobilisti. Ha raggiunto l’apice delle vendite nel 2014 con circa 100.000 esemplari venduti ma da allora è in costante declino: sparirà dal mercato?

Segnali di dismissione

A dire il vero, è dal 2020 che si rincorrono ipotesi di uscita dal mercato della Fiat 500L e da due anni, perciò, si registrano voci sempre più insistenti rispetto a questo. Esistono più elementi che fanno pensare che l’addio a questa vettura sia imminente.

Il primo dato è il livello di vendite che si è abbattuto. Le vendite sui diversi mercati, infatti sono tutt’altro che esaltanti. Si è passati dal record del 2014, 100 mila esemplari venduti, a sole 21 mila immatricolazioni nel corso del 2020 e i dati sono ancora in calo.

Quando sono emerse le prime voci rispetto all’uscita dal mercato della Fiat 500L, in molti si spettavano, in realtà, un restyling che però non si è realizzato. Ci si attendeva con il Restyling anche l’immissione di una nuova versione ibrida ma nell’enunciazione da parte di Stellantis, il nuovo gruppo nato nel 2021, rispetto ai nuovi modelli, la Fiat 500L non è assolutamente nominata.

Al contrario, la Casa torinese ha annunciato la decisione di puntare sulla completa elettrificazione dei prossimi modelli prodotti e dato che non esiste una versione ibrida della 500L, appare piuttosto evidente che la direzione intrapresa comporti la scomparsa di questa vettura dai mercati.

Oltre a ciò, si registra l’uscita dai mercati di Germania, Spagna e Francia, tra gli altri, delle Monovolume Fiat. Queste restano disponibili solo sui listini italiani e in quelli di pochi altri Paesi.

Si registra inoltre il lancio di Fiat Tipo e 500X ibride e ancora una volta non si fa menzione in questo senso della 500L.

Futuro della 500L 

La Fiat 500L viene prodotta nello stabilimento di Kragujevac, in Serbia che, a causa del crollo delle vendit,e ha visto ridurre al minimo la produzione, anche lavorando a singhiozzo. Chiaramente la redditività di questo impianto è estremamente ridotta e in economia aziendale questo non può essere tollerato, per cui lo stabilimento stesso ha un futuro incerto.

E’ chiarissima la volontà del Gruppo Stellantis di puntare soprattutto su nuovi modelli del segmento B-SUV e pare che proprio lo stabilimento serbo sia destinato ad accogliere queste nuove produzioni al fine di risollevarne le sorti.

Certamente, comunque Fiat ha tutta l’intenzione di prepararsi all’abolizione di motori termici con nuovi modelli elettrici o rielaborazioni di modelli esistenti convertendoli in ibride.

Sembra proprio non esserci posto per la 500L, sia perchè il mercato delle monovolume non è più attrattivo per l’utenza, sia perchè è esclusa da Restyling che vanno a favore di una maggiore sostenibilità ambientale delle produzioni di questo gruppo.

Le aziende nella loro produzione non possono non tenere conto di quello che è il mercato e alla luce del calo nel settore delle monovolume, qualcosa si deve sacrificare per mantenere livelli di vendite adeguati e redditività degli stabilimenti.

In questo quadro e considerando tutti i fattori di cui abbiamo parlato, appare sempre più probabile, anzi evidente, un abbandono al suo destino della Fiat500L, un modello che ha storia decennale, con fortuna ma anche con un inesorabile declino nelle vendite.

Crediamo che il 2022 segnerà la fine di questa auto a favore di una sempre maggiore presenza del Gruppo Stellantis nel settore dei SUV e sempre di più impegnata nell’elettrificazione delle sue produzioni.

D’altra parte occorre adeguarsi a quelle che sono le decisioni non solo Europee rispetto alla transizione dall’utilizzo dei combustibili fossili a favore dell’utilizzo dell’elettricità anche nel settore automobilistico.